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Cos’è davvero il Natale

, 24 Dicembre 2020

Qualche giorno fa, in televisione hanno trasmesso uno speciale di Enrico Mentana con il cardinale Ravasi dal titolo “Cos’è davvero il Natale”.
Sembra paradossale che ci si debba fare questa domanda in un paese che da quasi 2000 anni si professa cristiano. Eppure, purtroppo, è necessario farlo.

Non so quale sia stata la risposta dello speciale di Mentana, visto che non l’ho seguito. Ma so bene quale dovrebbe essere il significato del Natale: il ricordo e la celebrazione, probabilmente nel giorno sbagliato ma poco importa, di uno dei momenti più importanti e clamorosi della storia umana: il momento in cui il Creatore, il Dio onnipotente, si è fatto uomo per risolvere il problema più grande degli uomini, vale a dire il peccato.
L’incarnazione, la morte e la risurrezione di Cristo sono stati il mezzo che Dio ha scelto per permettere la riconciliazione tra l’uomo peccatore e se’ stesso. Non c’è altro mezzo o sistema per sottrarsi all’ira di Dio, per scampare il giudizio finale, per ottenere la vita eterna che credere nell’opera di Cristo.

Prego allora che in questi giorni di festa, peraltro inconsueta, ci possiamo tutti fermare a riflettere su quel bambino nella mangiatoia, sul Dio che si umilia per amore al fine di permettere il perdono dei nostri peccati. E che al ricordo possiamo associare la fede perché senza fede la Sua umiliazione, il Suo sacrificio, la Sua resurrezione non hanno nessuna efficacia per noi; senza fede, renderemmo vano il Natale per noi e, tra un panettone e un regalo, ci avvieremmo ignari verso la dannazione eterna.

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