Nell’azienda in cui lavoro, negli ultimi mesi va molto di moda una espressione inglese, soprattutto ai “piani alti”: guardiamo la Big Picture! Fatemi la Big Picture!

Con questo si intende che davanti a un problema, a un’opportunità, a una decisione da prendere, o in certi momenti di un progetto, invece di soffermarsi su dettagli o sui particolari, dobbiamo allargare lo sguardo, avere una visione più ampia, guardare al contesto generale, inquadrare quel particolare in un quadro più ampio.

L’uomo ha perso di vista la big Picture; pensa che i problemi del mondo siano la fame, la guerra, l’inquinamento, il terrorismo, le diseguaglianze sociali; ma queste sono solo le conseguenze del vero problema, cioè il peccato, la ribellione a Dio.

Pensa che le soluzioni possono essere politiche, l’ONU, la FAO, le ONG, un partito piuttosto che un altro, un sistema politico migliore, ma ignora o rifiuta la unica vera soluzione che è la riconciliazione con Dio, la nuova nascita e la santificazione che Cristo opera nei suoi discepoli.

Pensa che quella terrena sia la vera vita e quindi che il suo scopo sia di viverla al meglio, qualunque cosa questo significhi, ma ignora che questa è solo una parentesi, una frazione di tempo minuscola rispetto al tempo infinito che ci aspetta dopo la morte e che possiamo passare in eterna beatitudine con Dio o nell’eterna sofferenza. E ignora che questo dipende solo dalla nostra risposta davanti alla grazia di Dio; se accettiamo per fede o rifiutiamo per incredulità il perdono dei peccati che Cristo ci ha procurato sulla croce.

Allora non perdiamoci nei particolari, alziamo lo sguardo, cambiamo prospettiva, guardiamo la Big Picture!