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I segni del Natale

, 9 Dicembre 2019

IL PRESEPE
Tradizione collegata al festeggiamento del Natale. Il Presepe nasce dall’intento di creare qualche cosa di buono, di interessante, che serva a ricordare gli avvenimenti, i fatti della nascita di Gesù. Pare sia stato introdotto da Francesco d’Assisi intorno al 1200, e quindi ben 1200 anni dopo la nascita di Gesù. È passato parecchio tempo, dai fatti in questione!

L’ALBERO DI NATALE
Altra tradizione o simbolo, particolarmente sentita è quella dell’albero di Natale. Adornare un albero, illuminarlo, farlo brillare, dà un senso di allegrezza, di festa. La tradizione dell’albero di Natale fu importata dai paesi del Nord. Sembra che le popolazioni nordiche, adornavassero gli abeti per un rito magico di propiziazione, perché il nuovo ciclo annuale della natura fosse loro favorevole. . Questa tradizione natalizia fu introdotta per prima in Germania, nel 1611: quindi, in tempi non tanto lontani. Sembra poi anche che, lo stesso Martin Lutero, adottasse questo simbolo, ornato con candele, per ricordare la luce che Dio porta nella vita di chi crede.

BABBO NATALE
Nell’ambito di questi festeggiamenti troviamo un’altra figura di fantasia: Babbo Natale. In altre parti del mondo lo chiamano Santa Klaus o “Nonno gelo”; tutti seguono le stesse forme, c’è chi lo chiama San Nicolò, Babbo Natale o Santa Klaus: comunque, ovunque, le stesse vesti, più o meno, le stesse pratiche, gli stessi festeggiamenti, i doni per i bambini, lo stesso alone magico. Anche questa tradizione non è cristiana, anch’essa ha origini nordiche, ed è di recente introduzione. Questo personaggio da favola, con slitta volante, renne, doni per i bambini buoni, è completa espressione della tradizione pagana. Lo troviamo anche vestito con paramenti religiosi, ma non ha alcuna attinenza con la nascita di Gesù.

LA BEFANA
Un’altra tradizione legata a questo periodo di “feste” è quella della Befana. Il termine corretto è Epifania, letteralmente “apparizione, o manifestazione”, di Gesù, si intende, ai Re magi, e quindi al mondo. Eppure anche questa festa è stata degradata dalla tradizione secolare a una rappresentazione pagana. Il soggetto dell’evento è passato dall’adorazione dei re magi, arrivati dall’Oriente, all’arrivo della Befana, una strega, impersonata da una vecchietta, brutta, gobba, con la scopa, ecc., che vola – anche lei – e porta regali per i bambini!

Ora, si sa che molti non si riconoscono in questi simboli. Rispettiamo. Non è nostro intento ergerci a paladini di questa o dell’altra posizione. Tutti siamo daccordo col dire che questi costumi e queste tradizioni sono solo ritualità, apparenza (e anche paganesimo). Tutto questo non ha nulla in comune con la vera nascita di Gesù e col suo più profondo significato. Così come rispettiamo chi non vuole avere niente a che fare con questi simboli, rispettiamo anche chi invece, mediante questi simboli o in questi simboli trova rafforzato il vero valore del Natale.

Tutti comunque abbiamo bisogno di una sola figura, della vera figura di Gesù. Abbiamo necessità di viverLo, di immergerci giorno dopo giorno in lui, di vivere la sua vita partecipando a ciò che lui è, perché “Egli è colui che è”, e noi abbiamo la necessità e il dovere, di partecipare a questa eternità.

Voi cosa ne pensate?

 

 

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