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Regali

, 12 Dicembre 2014

Non so quanti regali si scambieranno anche quest’anno gli italiani per Natale, probabilmente centinaia di milioni, considerando una media di 5-10 regali a famiglia per ognuna delle 20 milioni di famiglie.
Regali di varia entità, dimensioni, tipologie, prezzi. Regali più o meno graditi. Alcuni dovuti e magari fatti di mala voglia, altri spontanei e sentiti; qualcuno inaspettato, la maggior parte attesi.
Ma quanto valgono tutti questi regali?

Il valore di un regalo si può misurare da almeno 4 cose diverse:
Quanto costa relativamente alla disponibilità di chi lo fa; gli spiccioli della vedova del vangelo di Marco (capitolo 12) valevano molto di più dei soldi donati in quantità ben più ingente dai ricchi.
Quanto beneficio procura, cioè quanto migliora la qualità di vita di chi lo riceve. Una mucca regalata a una famiglia di contadini africani vale molto di più della stessa mucca regalata a un impiegato di Milano.
Quanto, dal nostro punto di vista, è degno del regalo colui che lo riceve. Sicuramente ci è più facile fare un regalo a nostra madre che al collega che ci è antipatico.
Cosa ci si aspetta in cambio del regalo. Il vero dono è quello per il quale non ci aspettiamo niente in cambio. Invece, capita di sentire delle lamentele perché “ho speso molto più io per il suo regalo che lui per il mio”, mostrando così che in realtà la maggior parte non sono veri “doni”.

Se valutati con questi criteri, solo una percentuale minima di quelle centinaia di milioni di regali avevano un valore degno di nota. Difficilmente fare un regalo ci costa un sacrificio e difficilmente riceverne uno ci procura un sostanziale beneficio, basta pensare a quanti dei regali che riceviamo ogni anno finiscono in un cassetto da cui escono solo molto raramente. E’ anche raro, con la eccezione dei genitori verso i figli e poche altre, che facciamo regali a chi non contraccambia o a persone che riteniamo indegne delle nostre attenzioni.

Ma alla base del Natale, anche se ormai pochi se ne ricordano veramente, c’è invece un regalo dal valore immenso, l’indescrivibile dono che Dio ha fatto all’umanità circa 200 anni fa e cioè Gesù Cristo. La incarnazione della seconda persona della Trinità, la sua vita terrena, la sua morte in croce e la sua resurrezione, sono tutte parte di un pacchetto meraviglioso.

Un dono che è costato un prezzo enorme, anzi infinito, a chi lo ha fatto: al Padre, che ha sacrificato il Suo Unigenito Figlio, al Figlio che ha dato sé stesso per me (Galati 2:20), è diventato peccato per noi (2 Corinzi 5:21), ha sofferto atrocemente dal punto di vista fisico, morale, spirituale per amore mio e nostro.

Un dono che ha procurato un beneficio immenso a chi, per fede, lo riceve: il perdono dei peccati, la salvezza dal giudizio, la riconciliazione con il Creatore, la comunione con Dio, la vita eterna.

Un dono assolutamente immeritato; Cristo è morto per noi mentre eravamo ancora peccatori (Romani 5:8); non solo non siamo degni di questo dono ma, al contrario, ci meritiamo l’esatto opposto, e cioè il castigo di Dio per i nostri peccati e per la nostra ribellione a Lui, per il nostro rifiuto di riconoscere Dio per chi Lui è, il nostro eterno Creatore, il perfetto Sovrano, il santissimo Legislatore, il giusto Giudice, l’amorevole Padre. Un dono che non possiamo contraccambiare in nessuna maniera, perché non c’è niente che possiamo dare al Dio perfetto e tre volte santo. Cristo si è donato a noi senza condizioni, senza chiederci niente in cambio.

Sotto l’albero, tra un profumo e una camicia, c’era anche questo pacchetto per te. Io lo ho scartato e accettato qualche anno fa. Tu cosa aspetti a farlo?

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