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Reddito di cittadinanza

, 30 Giugno 2020

Apprendiamo dai giornali che, assieme a persone che ne avevano veramente bisogno, ci sono anche mafiosi e criminali, alcuni addirittura in carcere, tra coloro che hanno beneficiato del reddito di cittadinanza.
Davanti a questo scandalo, la prima e naturale reazione è quella di dire che è profondamente ingiusto. E lo è infatti.
Assistere materialmente persone assolutamente immeritevoli di qualunque forma di aiuto è qualcosa che urta la nostra sensibilità e cozza contro il senso di giustizia.

Il più grande intervento di assistenza sociale nella storia è però stato fatto proprio a persone assolutamente immeritevoli del benché minimo favore.
Il sacrificio della croce è stato fatto non per persone buone e degne di tale atto d’amore ma per dei peccatori, per esseri creati a immagine e somiglianza di Dio che invece di adempiere allo scopo della loro vita, cioè glorificare Dio e godere della sua presenza, si sono ribellati e hanno così trascinato tutta la creazione in un vortice di male, corruzione e sofferenza.
Gesù è morto per noi miseri peccatori e il beneficio del suo sacrificio non sono qualche centinaio di euro al mese ma il tesoro incommensurabile della vita eterna.

Ma questo beneficio non è automatico; come per ottenere il reddito di cittadinanza occorre riconoscersi bisognosi e fare domanda alle autorità competenti, così per ottenere il beneficio della vita eterna bisogna confessarsi peccatori e indigenti spirituali, chiedere con fede al Signore il perdono dei peccati, credere nella potenza e nella perfezione del suo sacrificio e riconoscerlo come Signore della propria vita.

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