Radio Risposta Web

Significato

, 22 Marzo 2014

Mi ha sempre lasciato perplesso vedere in tanti film thriller l’assassino che alla fine di una serie di atroci delitti fa in modo di farsi arrestare, attraverso finti errori o per mezzo di suggerimenti dati da lui stesso alla polizia. Ho sempre ritenuto questo desiderio di essere scoperto una esagerazione, una finzione cinematografica.

Poi ho capito che in fondo si trattava di un modo per soddisfare uno dei bisogni psicologici primari dell’essere umano, quello che alcuni chiamano il bisogno di significato.

Si tratta di un bisogno che ha tante sfaccettature: dare uno scopo, un senso alla propria esistenza, incidere sulla realtà che ci circonda, avere impatti sugli altri, essere considerati, ammirati, al centro dell’attenzione.

L’essere umano cerca di soddisfare tale bisogno in tanti modi, per esempio con la carriera, la affermazione nel proprio lavoro, la notorietà, il successo. O più nobilmente con il volontariato, la beneficenza, la filantropia. O persino negativamente, come nel caso del serial killer dei film che riesce a raggiungere la notorietà in un modo tremendo.

Ma in realtà nessuna persona o situazione naturale potrà mai soddisfare in pieno questo nostro bisogno di significato. Cristo solo può farlo e lo fa, a patto che noi acconsentiamo. Lo fa perché nonostante quello che il mondo pensa di noi, nonostante quello che noi stessi pensiamo di noi, abbiamo un valore immenso, siamo preziosi ai Suoi occhi (Is 43:4). L’Altissimo mi ama, me lo ha dimostrato con due doni infiniti, Cristo e lo Spirito Santo. Cristo me lo ha dimostrato amandomi anche quando ero peccatore (Ro 5:8; Ef 2:4-5), umiliandosi per me nella incarnazione e sulla croce, e me lo dimostra continuamente con la Sua opera di intercessione continua (Ro 8:34), apice di una vita dedicata a me.

Io sono prezioso ai suoi occhi e sono importante, perché sono servo dell’Eterno, sono sacerdote e tempio di Dio (1 Co 3:16), sono Suo collaboratore e ministro e ambasciatore (1 Co 3:9; 4:1; 2 Co 5:20; 6:1); sono stato designato da Lui per portare frutto (Gv 15:16). Dio mi ha concesso il privilegio di avere un ruolo importante all’interno del Suo meraviglioso piano, non importa se sono occhio o piede (1 Co 12), non importa quanto visibile sia il mio compito, non importa quanto evidenti siano i frutti del mio lavoro nella vigna del Signore, io so una cosa: Cristo ha fatto di me una pedina fondamentale per la edificazione della Sua chiesa.

Non diamo per scontato questo privilegio, perché non lo è affatto; Dio avrebbe potuto anche decidere diversamente e “fare tutto da solo”; invece nella Sua saggezza e misericordia ha scelto di servirsi di noi, nonostante la nostra inadeguatezza e indegnità, appagando così il nostro bisogno di significato.

A noi spetta solo una cosa; lasciarLo operare attraverso noi e in noi.

Share Button

Commenti

Scrivi per primo un commento.

Rispondi